Sommario
RVOTO sopravalvolare
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RVOTO valvolare
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RVOTO sottovalvolare (infundibolare)
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Classificazione della severità emodinamica
Insignificante: | < 25 mmHg |
Lieve: | 25-49 mmHg |
Moderata: | 50-79 mmHg |
Severa o critica: | > 80 mmHg |
Prevalenza e Genetica
Anamnesi e Management dei pazienti non operati
RVOTO sopravalvolare può progredire in modo severo e dovrebbe essere monitorato. Pazienti con RVOTO valvolare insignificante e asintomatico non peggiorano col tempo come adulti e non richiedono trattamento, tranne che non si verifichino endocarditi. Spesso le pazienti durante la gravidanza si recano dal medico per un aumento di intensità del soffio cardiaco. Altre, a causa di una dilatazione dell’arteria polmonare rilevata mediante radiografia al torace. RVOTO valvolare mite può progredire nel 20% dei pazienti non operati. Una stenosi moderata può progredire in più del 70% dei pazienti non operati. Alcuni di questi pazienti diverranno anche sintomatici in età più avanzata a causa di aritmie atriali.
Quando il gradiente è da moderato a severo o il paziente è sintomatico,è raccomandata la valvuloplastica con palloncino (o raramente valvulotomia chirurgica). RVOTO sottovalvolare generalmente progredisce in modo severo e spesso porta allo sviluppo di ipertrofia ventricolare destra che tende a peggiorare, con sintomi e gradienti critici che richiedono la riparazione chirurgica.
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Procedure Diagnostiche
- Documenta il livello(i) di ostruzione;
- Quantifica la severità dell’ostruzione (i);
- Identifica le anomalie associate come ASD, PDA, VSD e la tetralogia di Fallot.
La procedura diagnostica dovrebbe comprendere almeno:
- Valutazione clinica completa, prestando particolare attenzione all’ onda ”a” nel polso venoso, alla durata del soffio, alla componente polmonare del secondo tono e all’ipertrofia ventricolare destra;
- ECG;
- Radiografia al torace, ponendo particolare attenzione alla calcificazione valvolare sulla membrana laterale;
- Eco-Doppler eseguita da medico esperto.
La procedura diagnostica può richiedere:
- Ossimetria (a riposo o sotto sforzo) per determinare la presenza di cianosi a causa di anormalità associate (ASD o VSD);
- Cateterismo cardiaco (incluso l’angiografia) per valutare l’emodinamica e la gravità dell’ostruzione e le anomalie dell’arteria polmonare;
- Coronarografia in pazienti a rischio di coronaropatie, o in pazienti con più di 40 anni per i quali è stato programmato l’intervento chirurgico;
RMI per valutare le lesioni associate come la stenosi dell’arteria polmonare, la co-esistenza di rigurgito polmonare e la funzione RV se impossibile misurarle correttamente mediante eco o angiogramma.
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Indicazioni per l’intervento / re-intervento
- Il gradiente combinato al ritiro del catetere attraverso RVOT è > 50 mmHg a riposo;
- Sono presenti sintomi (dispnea da sforzo, angina, presincope o sincope).
- vi è un’aritmia importante (generalmente un flutter atriale sostenuto);
- associato ASD o VSD, specie se è presente uno shunt da destra a sinistra;
- un ventricolo destro bicamerato con significativa ostruzione medioventricolare (gradiente di ritiro del catetere > 50 mmHg).
L’intervento può essere indicato in seguito ad un episodio di endocardite.
Il re-intervento è indicato per:
- RVOTO ricorrente dopo il primo intervento chirurgico o dopo valvuloplastica con palloncino (stessi criteri di sopra);
- Rigurgito polmonare severo associato a ridotta capacità di sforzo derivante da causa cardiovascolare o da funzione ventricolare destra danneggiata o da sostanziale rigurgito tricuspidale o da sostenuto flutter/fibrillazione atriale o da tachicardia ventricolare sostenuta.
Opzioni d’intervento/chirurgia
Outcome chirurgico
Risultati a lungo termine della valvulotomia chirurgica polmonare sono provati. L’outcome clinico è eccellente. La risoluzione della RVOTO valvolare è generalmente mantenuta, ma l’ostruzione residua può progredire. A volte il rigurgito polmonare può aumentare e divenire tanto severo da richiedere il re-intervento. La sopravvivenza a lungo termine nei pazienti operati quando RVOTO valvolare si presenta come una lesione isolata è pressoché normale. La mortalità a lungo termine, comunque, può aumentare con l’età (> 21 anni) al tempo dell’intervento chirurgico. Pazienti trattati con valvuloplastica con palloncino, in assenza di valvola displastica, hanno la stessa prognosi di quelli che hanno avuto la valvulotomia chirurgica, almeno a medio termine RVOTO sottovalvolare e sopravalvolare raramente ricorre in seguito ad un adeguato intervento di riparazione.
Gravidanza
L’aumentato carico emodinamico della gravidanza può precipitare in scompenso cardiaco destro, aritmia atriale, o rigurgito della tricuspide in pazienti con RVOTO significativo, indipendentemente dalla presenza o meno di sintomi prima della gravidanza. I pazienti con RVOTO da moderato a severo dovrebbero, quindi, essere considerati per la risoluzione della RVOTO prima del concepimento. Valvuloplastica con palloncino per stenosi della valvola polmonare può essere eseguita durante la gravidanza se la stenosi è severa o i sintomi sono dovuti a sviluppo di stenosi polmonare. Se possibile, l’intervento dovrebbe essere ritardato fino a dopo l’organogenesi. RVOTO mite o RVOTO che è stato risolto con valvuloplastica o chirurgia (con o senza rigurgito polmonare) è ben tollerato.
Follow-Up
Pazienti con RVOTO insignificante (gradiente < 25mmHg) non richiedono follow-up da cardiologi ACHD. E’ sufficiente il follow-up da parte di un medico di medicina generale e/o medicina interna/cardiologo tranne che si verifichino nuove anomalie o compaiono sintomi.
Pazienti con RVOTO mite o più grande o rigurgito polmonare da moderato a severo richiedono monitoraggio da parte di un cardiologo ACHD e potrebbe essere necessario l’intervento.
Particolare attenzione dovrebbe essere posta a:
- Stenosi progressiva/ricorrente, specialmente a livello sottovalvolare;
- Dimensione del ventricolo destro e funzionalità nel contesto di significative stenosi polmonari/subpolmonari e/o rigurgiti;
- Rigurgito della tricuspide (che spesso riflette una disfunzione ventricolare destra);
- Aritmia (sostenuta)atriale e occasionalmente ventricolare (in genere post-operatoria);
- Evidenza di shunt intracardiaco, specialmente da destra a sinistra.
E’ raccomandata la profilassi dell’endocardite.
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