Sommario
L’anomalia di Ebstein
• spostamento apicale del setto postero-laterale dei lembi della VT all’interno della giunzione atrioventricolare del ventricolo destro;
• atrializzazione a vari livelli del flusso in entrata del ventricolo destro e conseguentemente una riduzione della funzione ventricolare destra;
• livelli variabili di rigurgito della tricuspide (salvo se la valvola tricuspide è stenotica);
• dilatazione dell’atrio destro;
• shunt a livello atriale, FOP o secondariamente ASD, in circa il 50% dei casi;
• una o più vie di conduzione (aumentano il rischio di tachicardia atriale nel 25% dei casi);
• livelli variabili anatomici e fisiologici di ostruzione dell’afflusso o dell’efflusso del ventricolo destro;
• livelli variabili di alterazione della funzione ventricolare sinistra (113-115);
• livelli variabili di cianosi (meno della metà dei pazienti).
Le alterazioni associate possono includere:
• VSD;
• SP;
• occasionalmente coartazione aortica e il prolasso della mitrale.
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Anamnesi e Management del paziente non operato
In questa fase si possono esacerbare aritmie come flutter atriale o fibrillazione. La morte improvvisa (da presunta aritmia) potrebbe presentarsi a qualsiasi età, ed è più probabile se è presente una o più le vie accessorie.
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Procedure diagnostiche
• documentare la severità del quadro anatomico (grado dello scollamento apicale della valvola tricuspide) e del grado della dilatazione della porzione destra, disfunzione VD e grado del rigurgito tricuspidale;
• determinare se la VT sia potenzialmente riparabile con intervento chirurgico. Questo dipende dal grado di appiattimento anteriore, così come della dimensione relativa e dalla “funzionalità” Ventricolare Sinistra;
• documentare la presenza o l’assenza di una comunicazione atriale e se esiste uno shunt destro-sinistro;
• determinare la presenza o l’assenza di anomalie associate;
• valutazione della funzione ventricolare sinistra e identificazione delle eventuali anomalie della valvola mitralica;
• definire, se possibile, la presenza o l’assenza di una via accessoria;
• determinare la quantità di limitazioni funzionali, se presenti.
Le indagini diagnostiche dovrebbero prevedere come minimo:
• esame clinico completo;
• ECG;
• radiografia del torace;
• valutazione Ecocolor Doppler effettuata da personale specializzato;
• ossimetria;
• test da sforzo.
• esame TEE Doppler se le informazioni anatomiche non provengono dalla TTE;
• esame Holter;
• studio Elettrofisiologico se esiste un’anamnesi di aritmie o di eventuale presenza di vie accessorie identificate mediante ECG;
• coronarografia in pazienti ad alto rischio di coronaropatia o in pazienti con oltre 40 anni di età.
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Indicazioni per l’intervento chirurgico
Le seguenti situazioni richiedono l’intervento chirurgico:
• alterazione della capacità all’esercizio fisico. (classe NYHA > II);
• aumento delle dimensioni del cuore (RCT > 60%);
• cianosi grave (raggiungendo saturazione di ossigeno < 90%); • rigurgito tricuspidale sintomatico; • episodio di TIA o stroke; • flutter atriale sostenuto o fibrillazione atriale; • aritmie atriali secondarie a via accessoria.
INDICAZIONI | CLASSEa | LIVELLOb |
Indicazioni per l’intervento chirurgico | ||
L’intervento chirurgico dovrebbe essere praticato nei pazienti con TR moderata o con sintomi ( classe NYHA> II o aritmie), oppure deterioramento della capacità di esercizio misurata con il CPET. | I | C |
Se vi è un indicazione per intervento alla valvola tricuspide, quindi la chiusura del ASD/PFO dovrebbe essere fatta chirurgicamente al momento della riparazione valvolare. | I | C |
L’intervento deve essere preso in considerazione indipendentemente dai sintomi, nei pazienti con progressiva dilatazione del ventricolo destro o la riduzione sistolica della funzione ventricolare destra e/o cardiomegalia progressiva nella radiografia del torace. | IIa | C |
Indicazioni per la cateterizzazione | ||
I pazienti con aritmie pertinenti dovrebbero essere sottoposti a esame elettrofisiologico, seguito da ablazione, se fattibile, oppure intervento chirurgico delle aritmie, nel caso di un intervento al cuore già programmato. | I | C |
Nel caso di embolia sistemica documentata causata probabilmente da embolia paradossa, la chiusura dell’ASD/PFO, dovrebbe essere considerata. | IIa | C |
In caso di cianosi ( saturazione di ossigeno a riposo <90%), rappresenta il problema principale, la chiusura isolata dell’ASD/PFO potrebbe essere presa in considerazione, ma richiede una attenta valutazione prima dell’intervento. | IIb | C |
Quando il lembo anteriore della valvola è abbastanza mobile e può servire come valvola monocuspide, e la funzione del VD è adeguata alla dimensione (>1/3 del totale VR), la riparazione della valvola dovrebbe essere da preferire alla sostituzione valvolare (130). Se la VT non è riparabile, sarà necessario sostituirla. Se è presente una comunicazione interatriale dovrà essere chiusa. Con valori normali di PA, in pazienti con inadeguata funzione del VD (a causa della dimensione o della funzione), rigurgito tricuspidale severo e aritmie sopraventricolari croniche, una connessione bi-direzionale tipo Glenn potrebbe essere usata come supplemento alla riparazione intracardiaca. Talvolta l’intervento di Fontan potrebbe essere la migliore soluzione nei pazienti con stenosi della tricuspide e/o ipoplasia del Ventricolo Destro (VD). E’ ancora controverso se la parte atrializzata del ventricolo destro dovrebbe essere associata a plicatio per migliorare l’emodinamica e ridurre il rischio di aritmie atriali. La Radiofrequenza o la crioablazione operatoria hanno successo nel prevenire il flutter atriale. Una procedura alternativa include la connessione della vena polmonare e potrebbe essere utile per prevenire e trattare la fibrillazione atriale.
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Risultati dell’intervento chirurgico
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Aritmie
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Gravidanza
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FOLLOW-UP
• cardiomegalia (TC ratio > 60%);
• funzione ventricolare destra che potrebbe peggiorare e causare scompenso cardiaco;
• Insufficienza tricuspidale o stenosi della tricuspide nei pazienti appena operati;
• degenerazione della valvola o trombosi/endocardite della valvola meccanica;
• aritmie atriali ricorrenti;
• aritmie Ventricolari;
• arresto cardiaco.
Una profilassi contro il rischio di endocardite è consigliata per i 6 mesi successivi alla chirurgia riparativa di anomalia di Ebstein o per tutta la vita se persiste una lesione residua o in presenza di valvola protesica.
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